EaSI - Asse Progress: bando VP/2020/007 - Distacco dei lavoratori: migliorare la cooperazione
amministrativa e l’accesso all'informazione
Titolo
European Union Programme for Employment and Social Innovation (EaSI - Progress Axis) 2014-2020 –
“Posting of workers: enhancing administrative cooperation and access to information” - Call for Proposals
VP/2020/007
Oggetto
Bando nell'ambito del programma EaSI-Asse Progress "Distacco dei lavoratori: migliorare la cooperazione
amministrativa e l’accesso all'informazione".
Fonte
Commissione europea - Sito Web Europa DG EMPL del 29/4/2020
Ente Erogatore
Commissione europea
Obiettivo
Sostenere iniziative per migliorare l’applicazione e l’attuazione della normativa UE relativa al distacco dei
lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi (Direttiva 96/71/CE come modificata dalla Direttiva
2018/957 e Direttiva 2014/67/UE). In particolare, il bando persegue tre obiettivi specifici:
1) promuovere la cooperazione transnazionale tra autorità pubbliche competenti e stakeholder, compresa
la promozione dell’uso del Sistema d'Informazione del Mercato Interno (IMI);
2) accrescere l'accessibilità, la trasparenza e la qualità delle informazioni relative ai termini e alle condizioni
di impiego e/o ai requisiti amministrativi da rispettare e/o alle pratiche esistenti negli Stati membri per
monitorare e applicare le disposizioni delle Direttive riguardanti il distacco dei lavoratori;
3) promuovere evidence basis attraverso la raccolta e la valutazione di dati autentici, l’analisi e
l’informazione specifica sul processo di distacco e le condizioni di lavoro dei lavoratori distaccati, anche
attraverso la collaborazione tra università, centri e istituti di ricerca e stakeholder, in particolare parti
sociali.
Azioni
Sostegno a iniziative di cooperazione transnazionale nei seguenti ambiti:
- Cooperazione: sviluppo di nuove attività di scambio o miglioramento di quelle esistenti, di peer review e/o
di programmi di formazione tra funzionari di autorità pubbliche competenti e/o tra parti sociali e
stakeholder riguardo al monitoraggio dell'applicazione e del rispetto delle norme sui lavoratori distaccati
e/o alla cooperazione amministrativa e all’assistenza reciproca, compreso l’uso del Sistema d’Informazione
del Mercato Interno (IMI).
- Informazione: sviluppo e miglioramento di piattaforme online per la raccolta e la diffusione
dell’informazione specifica di qualità, destinata ai lavoratori e/o alle imprese, inerente le condizioni di
lavoro applicabili ai lavoratori distaccati, le procedure e le condizioni che devono essere rispettate dalle
imprese nei diversi Stati membri, nonché altre informazioni relative al distacco dei lavoratori nell'ambito di
una prestazione di servizi transnazionali.
- Conoscenza: sviluppo di progetti di ricerca comuni sulle diverse dimensioni del distacco dei lavoratori
nell'ambito di una prestazione di servizi transnazionali e diffusione dei risultati attraverso strategie di
pubblicazione mirate, sia in campo scientifico che sulla stampa specializzata e generica.
I progetti proposti devono focalizzarsi su uno dei tre ambiti sopraindicati. Si intende sostenere progetti che
abbiano un significativo impatto duraturo sulle amministrazioni nazionali, sulle imprese e/o sui lavoratori.
In particolare, verrà data priorità ai progetti che coinvolgono consorzi aventi una o più delle seguenti
caratteristiche: (a) presentano una distribuzione equilibrata e giustificata di partner stabiliti nei Paesi di
invio e di destinazione di un flusso specifico di lavoratori distaccati; (b) permettono una concentrazione
settoriale dell'azione.
La durata dei progetti deve essere compresa tra 12 e 18 mesi con inizio non oltre il 1° gennaio 2021.
Si intende finanziare 5-8 progetti.
Beneficiari
Possono essere lead applicant e co-applicant di progetto persone giuridiche stabilite nei Paesi ammissibili a
EaSI-Progress (vedi voce “Aree geografiche” a fondo scheda) che rientrano nelle seguenti categorie:
autorità pubbliche, organizzazioni no-profit pubbliche e private, istituti/centri di ricerca, istituti d’istruzione
superiore (università), organizzazioni della società civile, organizzazioni delle parti sociali a livello europeo,
nazionale o regionale, organizzazioni internazionali.
Entità Contributo
Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta
deve essere compresa tra 250.000 € e 600.000 €.
Modalità e procedura
I progetti devono essere realizzati da un consorzio costituito da almeno 4 soggetti (lead applicant + almeno
3 co-applicant) stabiliti in 4 diversi Stati UE o altri Paesi ammissibili a EaSI-Progress. Le attività progettuali
devono essere realizzate in almeno 3 Paesi ammissibili.
Per le azioni finanziate dal bando sono stabiliti requisiti minimi sulla composizione del consorzio di
progetto. Il consorzio dovrebbe contemplare:
- la partecipazione sia delle parti sociali sia delle autorità pubbliche competenti, se il progetto è orientato
all'obiettivo specifico 1.
- la partecipazione sia delle parti sociali sia delle autorità pubbliche competenti, o di istituti di ricerca e parti
sociali e/o di altri stakeholder e/o autorità pubbliche, se il progetto è orientato all'obiettivo specifico 2.
- la partecipazione di istituti di ricerca, se il progetto è orientato all'obiettivo specifico 3.
In allegato il testo del bando. Per tutta la documentazione e per accedere al sistema SWIM per la
presentazione per via telematica delle proposte, si veda la pagina web di riferimento indicata a fondo
scheda.
Scadenza
30/07/2020
Referente
Commissione europea - DG Occupazione, Affari sociali, Inclusione
Risorse finanziarie disponibili
3.390.860 €.
Aree Geografiche
UE 28 - Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,
Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito,
Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Paesi candidati all`UE (aggiornato marzo 2015) - Ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro,
Turchia, Serbia e Albania. Dal 12 febbraio 2019 la Ex Repubblica jugoslava di Macedonia è denominata
Macedonia del Nord
Norvegia -
Islanda -
LIFE - Bandi 2020 per progetti tradizionali
Titolo
LIFE - Bandi 2020 per progetti tradizionali
Oggetto
Bandi 2020 per progetti tradizionali relativi a LIFE il programma per l’ambiente e l’azione per il clima
Ente Erogatore
Commissione europea
Obiettivo
Il programma LIFE contribuisce alla realizzazione dei seguenti obiettivi:
- a) contribuire al passaggio a un`economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio
e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità
dell`ambiente e all`interruzione e all`inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno
alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi;
- b) migliorare lo sviluppo, l`attuazione e l`applicazione della politica e della legislazione ambientale e
climatica dell`UE e catalizzare e promuovere l`integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e
climatici nelle altre politiche dell`UE e nella pratica nei settori pubblico e privato, anche attraverso
l`aumento della loro capacità;
- c) sostenere maggiormente la governance a tutti i livelli in materia di ambiente e di clima, compresa una
maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali;
- d) sostenere l`attuazione del Settimo programma d`azione per l`ambiente (7° EAP).
Azioni
LIFE è composto da due sottoprogrammi, Ambiente e Azione per il clima, ciascuno articolato in 3 settori
d’azione; per il sottoprogramma Ambiente sono anche stabilite delle priorità tematiche per ognuno dei tre
settori d’azione, che restano fisse per la durata del Programma di lavoro pluriennale (dal 2018 è in vigore il
programma di lavoro 2018-2020): le proposte progettuali possono riguardare una di tali priorità e uno (o al
massimo due) dei temi dei progetti che attuano le priorità tematiche.
Questa scheda riguarda i bandi per progetti tradizionali, categoria che comprende progetti pilota, progetti
dimostrativi, progetti di migliori pratiche, progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione. Per
ciascun settore sono finanziate solo alcune specifiche tipologie di progetto.
Di seguito uno schema sintetico dei settori finanziati all’interno dei due sottoprogrammi e delle tipologie di
progetto finanziabili per i diversi settori.
- SOTTOPROGRAMMA AMBIENTE
Settori di azione prioritari:
1) Ambiente e uso efficiente delle risorse
Per questo settore i progetti devono contribuire all'attuazione, aggiornamento e sviluppo della politica e
della legislazione ambientale dell'UE, compresa l'integrazione dell'ambiente in altre politiche, contribuendo
così allo sviluppo sostenibile. Le azioni finanziate devono avere un valore aggiunto europeo ed essere
complementari a quelle finanziate da altri fondi dell'UE nel periodo 2014-2020.
Priorità tematiche:
- a) acqua e ambiente marino
- b) rifiuti
- c) efficienza nell`uso delle risorse -compresi suolo e foreste- e economia verde e circolare
- d) ambiente e salute, compresi le sostanze chimiche e il rumore
- e) qualità dell`aria ed emissioni, compreso l`ambiente urbano
(i temi specifici sono precisati nel programma di lavoro pluriennale 2018-2020, presente, anche in sintesi, in
allegato)
Per questo settore sono finanziati progetti pilota e progetti di dimostrazione centrati su:
- sviluppo, sperimentazione e dimostrazione di strategie o approcci di gestione, migliori pratiche e soluzioni
alle sfide ambientali e a sostegno della politica e della legislazione relative all'efficienza delle risorse,
compresa la tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse.
- miglioramento della base di conoscenze per lo sviluppo, l'attuazione, la valutazione, il monitoraggio e
l'analisi della politica e della legislazione ambientali dell'Unione e per l'analisi e il monitoraggio dei fattori,
delle pressioni e delle risposte che hanno un impatto sull'ambiente, all'interno e all'esterno dell'Unione.
I progetti mirano a colmare il divario tra la ricerca, le politiche, lo sviluppo dei risultati e l’implementazione
diffusa e a perfezionare le soluzioni innovative. Il sostegno sarà assegnato alle migliori proposte in termini
di soluzioni innovative per importanti questioni ambientali, che portano a risultati concreti fattibili nonché
qualitativamente e quantitativamente misurabili. Le proposte devono mostrare un’alta visibilità, essere
tecnicamente e finanziariamente valide e devono comprendere la disseminazione delle conoscenze e avere
un rilevante carattere dimostrativo. Devono infine essere attuati su una scala tecnica tale da consentire la
valutazione della fattibilità tecnica ed economica dell’introduzione su larga scala.
2) Natura e biodiversità
Per questo settore i progetti devono contribuire allo sviluppo e attuazione della politica e della legislazione
dell’UE nelle aree della natura o della biodiversità, al sostegno e all’ulteriore sviluppo, implementazione e
gestione della Rete Natura 2000 e a migliorare la base di conoscenze per attuare e gestire la politica e
legislazione dell’UE sulla natura e la biodiversità e valutare i fattori che hanno un impatto su natura e
biodiversità.
Sotto-settori:
- a) Natura
- b) Biodiversità
I progetti LIFE Natura sono collegati agli obiettivi delle direttive Habitat e Uccelli selvatici mentre quelli
relativi a LIFE Biodiversità sostengono la più ampia implementazione della strategia per la biodiversità, e in
particolare gli obiettivi 2-5. Pertanto un progetto di conservazione della natura mirato esclusivamente a
specie comprese nelle direttive Habitat e Uccelli selvatici dovrà essere presentato su LIFE Natura.
Per questo settore vengono finanziati progetti di migliori pratiche, progetti pilota e progetti di
dimostrazione.
3) Governance e informazione in materia ambientale
Per questo settore saranno finanziati progetti che contribuiscono allo sviluppo e all'attuazione della politica
e della legislazione ambientale dell'UE; devono avere un valore aggiunto europeo ed essere complementari
alle azioni che possono essere finanziate da altri fondi dell'UE nel periodo 2014-2020.
Priorità tematiche:
- a) campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione;
- b) attività a sostegno di un processo di controllo efficace e di misure di promozione della conformità in
relazione alla legislazione ambientale UE, nonché attività a sostegno di sistemi e strumenti di informazione
relativi all`attuazione della legislazione ambientale UE.
Per questo settore il bando finanzia progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione.
- SOTTOPROGRAMMA AZIONE PER IL CLIMA
I progetti per questo sotto-programma dovrebbero sostenere l'attuazione degli obiettivi dell'UE in materia
di neutralità climatica e adattamento, le politiche e misure climatiche del Green Deal europeo compreso il
Patto europeo per il clima.
Settori prioritari:
- a) Mitigazione dei cambiamenti climatici
Per questo settore vengono finanziati progetti di migliori pratiche, progetti pilota e progetti di
dimostrazione; i progetti dovrebbero contribuire a una transizione socialmente giusta e sostenibile verso
un'economia neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e al raggiungimento dell'obiettivo di
riduzione delle emissioni dell'UE per il 2030, che dovrebbe essere aumentato almeno al 50% e verso il 55%
rispetto al Livelli del 1990.
- b) Adattamento ai cambiamenti climatici
Per questo settore vengono finanziati progetti di migliori pratiche, progetti pilota e progetti di
dimostrazione che contribuiscono all’attuazione della strategia dell'UE sull'adattamento ai cambiamenti
climatici, che fornisce un quadro di riferimento e meccanismi per migliorare la preparazione dell'UE per gli
impatti attuali e futuri dei cambiamenti climatici.
I progetti dovrebbero sostenere lo sviluppo e/o l'attuazione di strategie/piani di adattamento a livello
settoriale, locale, regionale, nazionale o transfrontaliero; dovrebbero pilotare nuovi approcci, avere un
potenziale dimostrativo e trasferibile oppure promuovere soluzioni di adattamento innovative o migliori
pratiche, avvalendosi delle migliori conoscenze disponibili. Sono inoltre incoraggiati:
- partenariati con il settore privato, le città, le reti di città, i sindacati, le organizzazioni della società civile, le
istituzioni educative e le organizzazioni di ricerca e innovazione;
- progetti che aiutano a mobilitare finanziamenti per l'adattamento e investimenti di resilienza, attraverso
la determinazione dei prezzi del rischio fisico dei cambiamenti climatici e l'agevolazione di valutazioni di
rischio climatico personalizzate e facili da usare.
- c) Governance e informazione in materia di clima
Per questo settore sono finanziatu progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione che
promuovono azioni che contribuiscano al passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e
resiliente, con particolare attenzione per lo sviluppo di strategie climatiche a lungo termine e di nuove
misure politiche, per la piena attuazione della politica e della legislazione in materia di clima e per una
maggiore diffusione di tecnologie compatibili con il clima, aspetti tutti indissolubilmente legati al
conseguimento di una migliore governance, a un monitoraggio e segnalazione più accurati, all'integrazione
dell'azione per il clima in altre politiche e alla promozione della conoscenza, diffusione delle informazioni e
al coinvolgimento delle parti interessate.
Sono particolarmente incoraggiati progetti volti a migliorare la governance del clima e il rafforzamento
delle capacità. Qualora un progetto sviluppi strumenti, metodologie o studi, devono essere previste attività
concrete per utilizzarli nella definizione, attuazione o azione delle parti interessate nelle azioni per il clima
nel corso dell’attuazione del progetto.
Le priorità specifiche del bando 2020 relative alle azioni di questo sottoprogramma (selezionate fra quelle
indicate nel programma di lavoro pluriennale 2018-2020), sono specificate nelle “Guidelines for applicant”
contenute nel relativo “Application Package”.
Tipologie di progetto che rientrano nella categoria di Progetti tradizionali:
- progetti pilota - progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è mai stato applicato e
sperimentato prima/altrove, che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali
migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe;
- progetti dimostrativi - progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono
azioni/metodologie/approcci nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto (ad esempio sul piano
geografico, ecologico o socioeconomico) e che potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe;
- progetti di migliori pratiche - progetti che applicano tecniche/metodi/approcci adeguati, efficienti e
all`avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto;
- progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione - progetti volti a sostenere la comunicazione, la
divulgazione di informazioni e la sensibilizzazione nell`ambito dei due sottoprogrammi.
Beneficiari
Enti pubblici e organizzazioni private commerciali e non commerciali (comprese le ONG) con sede nell’UE.
Eventuali organismi ammissibili, che hanno sede al di fuori dell’UE possono partecipare a un progetto in
qualità di beneficiari associati, a condizione che la loro presenza conferisca valore aggiunto al progetto.
Entità Contributo
Il contributo massimo per i progetti in generale può coprire fino al 55% dei costi ammissibili di progetto, ad
eccezione dei progetti Ambiente-Natura e biodiversità per i quali il contributo può coprire fino al 60% dei
costi ammissibili (e che nel caso di habitat o specie prioritarie può essere elevato fino al 75%).
Relativamente ai progetti Natura e biodiversità, almeno il 25% del budget di un progetto deve essere
dedicato ad azioni concrete di conservazione, pena l’inammissibilità del progetto (le Guidelines specificano
quali costi possano rientrare in tale calcolo).
Modalità e procedura
I progetti proposti devono svolgersi sul territorio UE, oppure al di fuori del territorio UE (in via eccezionale),
o nei Paesi e territori d’Oltremare a condizione che il proponente abbia sede nell’UE e che la realizzazione
di attività al di fuori del territorio UE sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi ambientali dell’UE.
Per i progetti di LIFE non è richiesto il requisito della transnazionalità: un progetto transnazionale, a parità
di altre condizioni, sarà favorito solo se la cooperazione transnazionale è essenziale per la realizzazione
degli obiettivi del progetto.
Il processo di presentazione delle proposte progettuali varia in relazione al sottoprogramma.
Per il sottoprogramma Ambiente è prevista (come negli scorsi anni) una procedura a due fasi: nella prima
fase i proponenti interessati dovranno inviare il concept note del progetto. Tutti i concept note arrivati
entro la scadenza fissata saranno valutati rispetto alla qualità complessiva della proposta e del valore
aggiunto del progetto e i proponenti delle proposte che hanno ottenuto i punteggi più alti a saranno
invitati a presentate le proposte complete di progetto, che dovranno dettagliare quanto presentato in
forma di concept note in una proposta completa di progetto. Le proposte definitive possono discostarsi
poco da quanto scritto nei concept note per quanto riguarda le azioni, il partenariato e il bilancio; non è
possibile in ogni caso modificare la natura della proposta e il bilancio può divergere da quello presentato
nel concept note per una percentuale massima del 10%.
I concept note devono essere compilati in lingua inglese e presentati utilizzando il formato
elettronico eproposal. La proposta completa può essere presentata in una qualsiasi delle lingue ufficiali
dell’UE (eccetto irlandese e maltese), tuttavia la Commissione raccomanda che la parte tecnica e la parte
finanziaria siano scritte in inglese. Per tutti i settori i progetti devono iniziare a partire dal 1° settembre
2021.
Per il sottoprogramma Azione per il clima il processo di presentazione delle proposte progettuali è quello
classico, che prevede la presentazione della proposta completa di progetto (attraverso l’eproposal). Questi
progetti devono iniziare non prima del 1° luglio 2021.
In relazione alle condizioni imposte dall’epidemia di coronavirus, EASME ha previsto diverse novità rispetto
ai bandi precedenti: una breve sintesi è disponibile qui.
La documentazione per la preparazione delle proposte progettuali è scaricabile dal sito dell'EASME. Per il
sottoprogramma Ambiente ogni settore ha una documentazione e formulari specifici, per il
sottoprogramma Azione per il clima la documentazione e i formulari sono comuni a tutte le linee d’azione:
- Ambiente ed uso efficiente delle risorse
- Natura e Biodiversità
- Governance e informazione in materia ambientale
- Azione per il clima
Scadenza
Sottoprogramma Ambiente
Scadenza invio concept note:
- Ambiente e uso efficiente delle risorse: 14 luglio 2020
- Natura e biodiversità: 16 luglio 2020
- Governance e informazione in materia ambientale: 16 luglio 2020
La Commissione prevede di notificare i risultati della valutazione dei concept note nel mese di ottobre 2020.
I proponenti ammessi alla seconda fase saranno quindi invitati a inviare le loro proposte complete,
indicativamente entro febbraio 2021 (la scadenza precisa sarà comunicata dopo la valutazione dei concept
note).
Sottoprogramma Azione per il clima
Scadenza invio proposte complete di progetto (tutti i settori d’azione): 6 ottobre 2020
Referente
EASME (Agenzia esecutiva per le PMI)
Risorse finanziarie disponibili
Sottoprogramma Ambiente: 238.440.000 euro
Sottoprogramma Azione per il clima: 74.100.000 euro così suddivisi
- Mitigazione dei cambiamenti climatici: 35.9 milioni
- Adattamento ai cambiamenti climatici: 30.2 milioni
- Governance e informazione: 8 milioni
Aree Geografiche
UE 28 - Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,
Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito,
Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
LIFE - Bandi 2020 per progetti integrati e progetti di assistenza tecnica
Titolo
2020 LIFE calls for proposals - Integrated projects and Technical assistance projects
Note
Assieme a quello per progetti tradizionali la Commissione europea ha pubblicato anche i bandi 2020 per
progetti integrati e per progetti di assistenza tecnica relativi al programma LIFE.
I progetti integrati sono progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale (regionale, multiregionale, nazionale o transnazionale) piani/strategie ambientali o climatici previsti dalla legislazione UE,
sviluppati sulla base di altri atti dell’UE o degli Stati membri principalmente nei settori
della natura (compresa la gestione della rete Natura 2000), dell`acqua, dei rifiuti,
dell`aria (sottoprogramma Ambiente) o del clima, principalmente nei settori della mitigazione e
dell’adattamento al cambiamento climatico (sottoprogramma Azione per il clima), garantendo la
partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno
un`altra fonte di finanziamento (UE, nazionale o privata) pertinente. Hanno una durata indicativa di 6-10
anni.
I progetti di assistenza tecnica hanno la funzione di aiutare i richiedenti a elaborare un progetto integrato
e, in particolare, garantire che esso sia conforme alle tempistiche e ai requisiti tecnici e finanziari del
programma LIFE in coordinamento con: FSE, FESR, FEASR FEAMP e Fondo di coesione. Il beneficiario di un
progetto di assistenza tecnica dovrà candidare una proposta per un progetto integrato entro la fine del
progetto stesso.
Possono candidare una proposta progettuale relativa a un progetto integrato gli enti pubblici e le
organizzazioni private commerciali e non commerciali (comprese le ONG) con sede nell’UE. Questi progetti
devono prevedere il coinvolgimento delle autorità competenti incaricate dell’attuazione dei piani/strategie
relative al tema oggetto del progetto, possibilmente come leader di progetto oppure almeno come partner.
Per i progetti di assistenza tecnica possono essere proponenti enti privati e pubblici oppure organizzazioni
internazionali
Il contributo di LIFE potrà coprire fino al 60% dei costi ammissibili di progetto per entrambe e categorie di
progetto.
I progetti integrati devono avere una dimensione piuttosto importante (il valore medio indicativo di
contributo è di 10 milioni). Per i progetti di assistenza tecnica il contributo massimo è di 100.000 euro.
Il processo di presentazione delle proposte progettuali varia in relazione al tipo di progetto: i progetti
integrati seguono il regime di presentazione a due fasi: nella prima fase i proponenti interessati dovranno
inviare il concept note del progetto. Tutti i concept note arrivati entro la scadenza fissata saranno valutati e
i proponenti delle proposte risultate ammissibili a saranno invitati presentate le loro proposte complete di
progetto. La scadenza per l’invio dei concept note è il 6 ottobre 2020. La Commissione prevede di notificare
i risultati della valutazione dei concept note nel novembre 2020. I proponenti ammessi alla seconda fase
saranno quindi invitati a inviare le loro proposte complete indicativamente a fine marzo 2021. I progetti di
assistenza tecnica seguono il regime di presentazione classico a un fase unica, che prevede la preparazione
e presentazione in un'unica soluzione della proposta completa di progetto. La scadenza per la
presentazione dei progetti di assistenza tecnica è il 16 luglio 2020 (le attività dovranno iniziare non prima
del 1° novembre 2021).
Budget:
Progetti integrati:
- Sottoprogramma Ambiente: 103.000.000 euro
- Sottoprogramma Azione per il clima: 35.000.000 euro
Progetti di assistenza tecnica:
Sottoprogramma Ambiente:
- settore Ambiente: 440.000 euro
- settore Natura: 580.000 euro
Sottoprogramma Azione per il clima:
- settore Adattamento: 135.000 euro
- settore Mitigazione: 219.000 euro
In relazione alle condizioni imposte dall’epidemia di coronavirus, EASME ha previsto diverse novità rispetto
ai bandi precedenti: una breve sintesi è disponibile qui.
La documentazione per la presentazione delle proposte per i progetti integrati è scaricabile dal sito
dell’EASME; quella relativa ai progetti di assistenza tecnica è scaricabile dal portale funding and tender.
Aree Geografiche
UE 28 - Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,
Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito,
Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
FONDO EUROPEO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA EEE-F
Natura: fondo comunitario
Settore: efficienza energetica, energie rinnovabili, efficienza nei trasporti pubblici.
DESCRIZIONE
La commissione europea, la BEI, la Cassa depositi e Prestiti (CDP) e la Deutsche Bank convergono nel creare
il Fondo europeo per l’efficienza energetica. Questo fondo ha come obiettivo di fornire capitali per
l’efficienza energetica della viabilità pubblica e progetti di energia rinnovabile con l’Unione europea.
Il fondo diventa il nuovo strumento volute da commissione europea col fine di utilizzare I fondi non spesi
del Programma energetico europeo per la ripresa (EEPR)- Questo strumento sosterrà gli stati membri col
fine di raggiungere, entro il 2020, l’abbattimento dei gas serra del 20%, incrementare l’utilizzo di energia da
fonti rinnovabili del 20% e abbattere i consumi energetici del 20% incrementando l’efficienza energetica. Si
ha per obiettivo il notevole incremento dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile su piccola scala
nel settore pubblico europeo (es. utilizzo di cogeneratori negli edifici pubblici e pannelli termo-fotovoltaici
sui tetti per l’autosufficienza energetica)
L’EEEF fornisce finanziamenti per progetti a livello comunale e regionale. Strumenti di investimento
includono debito senior, mezzanine strumenti e di equità, ma anche strutture di leasing e prestiti perdere.
Strumenti di debito possono avere una scadenza fino a 15 anni; equity può essere adattato alle diverse
esigenze delle fasi del progetto. Il Fondo può co-investire come parte di un consorzio e di partecipare
attraverso la condivisione del rischio con una banca locale.
Il fondo avrà due tipologie di investimento, sia con investimenti diretti nei progetti o attraverso gli istituti
finanziari. È strutturato in modo da favorire gli investimenti privati finanziando progetti che, con gli utili
generati dall’attività, possono restituire il finanziamento
SOGGETTI INTERESSATI
I beneficiari finali del EEEF sono municipalità, autorità locali e regionali, nonché soggetti pubblici e privati
che agisce per conto di tali autorità, come utilities, fornitori di mezzi pubblici, associazioni di alloggi sociali,
società di servizi energetici (ESCO) ecc investimenti possono essere effettuati in euro, o valute locali,
tuttavia quest'ultimo è limitato a una certa percentuale.
TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO
Per raggiungere i beneficiari finali, EEEF possono perseguire due tipi di investimenti: l’investimenti diretto
quello attraverso istituti finanziarie.
- Investimenti diretti Questi comprendono progetti da parte degli sviluppatori del progetto, società di
servizi energetici (ESCO), su piccola scala di energia rinnovabili e l'efficienza dei servizi energetici e le
società di fornitura che servono l'efficienza energetica ed energia rinnovabile nei paesi di destinazione.
- Gli investimenti in efficienza energetica e progetti di energia rinnovabile nel range di € 5 milioni a 25 €
- Strumenti di investimento includono debito senior, mezzanine strumenti, le strutture di leasing e
prestiti a perdere (in collaborazione con partner di settore)
- Inoltre, possibili sono patrimonio netto (co-) gli investimenti per le energie rinnovabili per tutta la
durata dei progetti o delle partecipazioni in società veicolo, sia in collaborazione diretta con i Comuni, o
con enti pubblici e privati che agisce per conto di tali autorità.
- Investimenti debito può avere una scadenza fino a 15 anni, le partecipazioni possono essere adattati
alle esigenze delle varie fasi del progetto
- Il Fondo può (co-) investire come parte di un consorzio e di partecipare attraverso la condivisione del
rischio con una banca locale
- Gli investimenti in istituzioni finanziarie
Questi includono gli investimenti in banche commerciali locali, società di leasing e altre istituzioni
finanziarie selezionate che si sono impegnati sia finanziario o di progetti di finanziamento dei beneficiari
finali che soddisfano i criteri di ammissibilità EEEF.
AZIONI FINANZIABILI
Il Fondo europeo per l'efficienza energetica può investire in tre categorie di progetti:
Risparmio energetico - Fondi per l’efficienza energetica degli edifici
- Edifici pubblici e privati che incorpora energia rinnovabile e / o di soluzioni di efficienza energetica,
compresi quelli basati sull'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC),
- Gli investimenti in calore ad alta efficienza energetica ed energia (CHP), compresa la
microcogenerazione e teleriscaldamento / raffreddamento reti, in particolare da fonti energetiche
rinnovabili,
- Infrastrutture locali, compresa l'illuminazione efficiente delle infrastrutture pubbliche all'aperto come il
traffico stradale e l'illuminazione, soluzioni di storage di energia elettrica, contatori intelligenti e smart
grid, che rendono pieno utilizzo delle TIC
- Efficienza energetica e delle energie rinnovabili con l'innovazione e il potenziale economico utilizzando
le migliori procedure disponibili
- Generazione distribuita da fonti energetiche rinnovabili locali, a media e bassa tensione (110kV e
inferiori) reti di distribuzione,
- Smart-grid consente maggiore assorbimento di energia fonti rinnovabili,
- Stoccaggio di energia per consentire la memorizzazione parte dell'energia prodotta da fonti
intermittenti a basso consumo durante ore e alimentazione questa energia indietro nei momenti di
picco-demand
- Fonti di energia decentrata può anche essere il iniettando del biogas prodotto localmente nella rete del
gas naturale
- Microgenerazione da fonti energetiche rinnovabili significato distribuita di energia da fonti rinnovabili,
di solito fornendo al livello d'uscita da 50 kW che si occupa di calore e / o tecnologia di produzione di
energia finalizzata alle singole famiglie domestico, le case di occupazione multipla, abitazioni multiple, e
la luce settori commerciali. Le tecnologie includono ma non sono limitati al fotovoltaico, micro-eolico,
micro-idroelettrica, terra, acqua e in aria pompe di calore, solare termico, biomasse solide /
riscaldamento biogas, cogenerazione e micro utilizzano fonti energetiche rinnovabili
- Trasporto pulito – Fondi di investimenti in Trasporti urbani puliti includono
Trasporti urbani puliti per sostenere l'efficienza energetica e l'integrazione delle fonti di energia rinnovabili,
con particolare attenzione sul trasporto pubblico, veicoli elettrici e idrogeno e la riduzione delle emissioni di
gas a effetto serra. I progetti sosterrà una progressiva sostituzione del petrolio con combustibili alternativi
e lo sviluppo di veicoli che consumano meno energia e generano meno emissioni inquinanti
DISPOSIZIONI FINANZIARIE
Il fondo dispone di una cifra iniziale di 256 milioni di € e sarà gestito dalla Deutsche Bank.
Potrà essere utilizzato sia nella fase di progettazione che in quella di attuazione dei progetti e sosterrà
finanziariamente programmi nel campo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. All’efficienza
energetica sarà destinato il 70% degli stanziamenti mentre il 20% sarà dedicato all'utilizzo delle energie
rinnovabili e il 10% al trasporto pulito.
Il finanziamento ha una durata massima di 15 anni
Note:
L’obiettivo del Fondo EEEF è quello di fornire un finanziamento basato sul mercato per progetti di efficienza
energetica pubblica commercialmente realizzabili, di energia rinnovabile e trasporto urbano pulito nelle
attività del settore pubblico dei 27 paesi membri dell'UE. Contribuisce con una struttura stratificata
rischio/rendimento al miglioramento dell'efficienza energetica e all'impulso dell'energia rinnovabile sotto
forma di partnership pubblico-privato (PPP), in primo luogo attraverso la fornitura di un finanziamento
dedicato in linea diretta oppure attraverso la collaborazione con istituti finanziari. L'EEEF supporta gli
obiettivi del pacchetto 20/20/20 degli Stati Membri dell'Unione Europea. L'obiettivo è quello di ridurre del
20% le emissioni di gas a effetto serra, aumentando inoltre di un altro 20% l'uso di energia rinnovabile e
riducendo il consumo energetico mediante misure che aumentino del 20% l'efficientamento energetico
entro il 2020.
I beneficiari finali dell'EEEF sono i comuni, gli enti locali e regionali ma anche gli enti pubblici e privati
operanti in nome di questi, come i fornitori di energia locali, le Società di Servizi Energetici (ESCO), società
di produzione combinata di elettricità-calore (CHP) o fornitori di trasporto pubblico. Di conseguenza, nel
progetto ci deve essere un link diretto o indiretto ai comuni. Questo può avvenire attraverso il
coinvolgimento diretto di un comune (ad esempio, proprietario di edifici, investitore) o mediante un
contratto a lungo termine tra il comune e una terza parte (ad esempio, concessione per il trasporto
pubblico, Contratto di Prestazione Energetica (EPC) per un edificio pubblico).
L'EEEF offre un finanziamento per progetti a livello comunale, locale e regionale. Gli strumenti che il Fondo
è in grado di fornire includono debito senior e junior, finanziamenti intermedi, strutture di leasing e prestiti
forfettari. Inoltre, verranno messi a disposizione 20mil/euro del Fondo per servizi di sviluppo progettuale
(assistenza tecnica) in relazione con la preparazione di progetti (comparabile a ELENA - European Local
Energy Assistance Facility).
I beneficiari finali dell'EEEF sono i comuni, gli enti locali e regionali ma anche gli enti pubblici e privati
operanti in nome di questi, come le società di servizi energetici, fornitori di trasporto pubblico, associazioni
per l'edilizia sociale, società di servizi energetici, ecc. Il richiedente può quindi essere una società, tuttavia
per quanto riguarda il progetto completo sarà necessario il coinvolgimento di un comune (ad esempio,
concessione di un contratto a lungo termine con il comune, o co-investimento con il comune).
Il tempo che intercorre tra il primo screening del progetto e la decisione finale non supererà i sei mesi–
sempre che siano state fornite tutte le informazioni necessarie e tutti i contratti siano in regola.
STRUMENTO ELENA - European Local Energy Assistance
FINALITA’
Al fine di facilitare la mobilitazione dei fondi per gli investimenti a favore della sostenibilità energetica a
livello locale, la Commissione Europea e la Banca Europea degli Investimenti hanno creato, a partire dal
2010, lo strumento di assistenza tecnica ELENA. Esso intende incoraggiare progetti di investimento
nell'ambito dell'efficienza energetica, delle fonti di energia rinnovabili e del trasporto urbano sostenibile,
con l'obiettivo di replicare le storie di successo realizzate in altre aree europee. In sostanza ELENA
rappresenta uno strumento di facilitazione che mira a supportare le autorità pubbliche regionali e locali nel
favorire i programmi di investimento nel settore della efficienza energetica e delle fonti di energia
rinnovabile e nel raggiungere gli obiettivi della strategia 20-20-20 della Unione Europea. In generale ELENA
mira ad una piu ampia utilizzazione delle tecniche innovative, processi, prodotti o pratiche e facilita il loro
ingresso sul mercato. L'iniziativa e finanziata dal programma Intelligent Energy Europe II (EIE). Rientrano nel
finanziamento di ELENA qualsiasi tipo di supporto tecnico che risulti necessario per preparare,
implementare e finanziare il programma di investimento (progetto). Tale supporto tecnico puo essere di
diversi tipi: studi di mercato e di fattibilità, strutturazione di programmi, piani economici, audit energetici,
preparazione di procedure di appalto, sistemazioni contrattuali e unita di applicazione del progetto.
AZIONI
I progetti finanziati dovranno rientrare nelle seguenti aree tematiche: edilizia pubblica e privata, inclusa
l'edilizia sociale e l'illuminazione stradale, al fine di favorire l'efficienza energetica (es. rinnovamento degli
edifici per la riduzione del consumo energetico sia di calore che di elettricità, attraverso l'isolamento
termico, efficienti sistemi di condizionamento, illuminazione intelligente); integrazione delle fonti di energia
rinnovabile nell'ambiente edilizio (es. pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici e sfruttamento della
biomassa); investimenti per il rinnovamento, l'estensione o la costruzione di nuove reti di riscaldamento e
condizionamento, attraverso caldaie innovative; settore del trasporto urbano per il supporto alla efficienza
energetica ed alla integrazione delle fonti di energia rinnovabile (es. autobus ibridi ad alta efficienza
energetica, sistemi di propulsione elettrici o a basso inquinamento, auto elettriche, sistemi efficienti per il
trasporto delle merci nelle aree urbane); sviluppo di infrastrutture locali, incluso l'utilizzo delle
infrastrutture tecnologiche di informazione e comunicazione per l'efficienza energetica, trasporto
intermodale ed infrastrutture di rifornimento per i veicoli a carburanti alternativi. La domanda di
finanziamento deve essere presentata alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI); non ci sono inviti a
presentare proposte e l'assistenza verrà concessa sulla base del principio “primo arrivato primo servito”,
nei limiti del budget a disposizione. Una volta valutata positivamente la proposta congiuntamente con la
Commissione, verrà concluso un accordo di finanziamento fra l'autorità pubblica e la BEI. I progetti devono
essere presentati e sviluppati entro la fine del 2011. La durata massima di un progetto supportato da ELENA
e di tre anni.
Beneficiari
Possono usufruire dell'assistenza tecnica, supportata dal fondo ELENA, le autorità locali o regionali, altri
enti pubblici o raggruppamenti di enti che si trovano nei paesi che partecipano al programma EIE:
l'iniziativa europea del Patto dei Sindaci, ma il sostegno finanziario non e ristretto esclusivamente a chi ne
fa parte. Stanziamento e finanziamento Lo stanziamento iniziale ammonta a 15 milioni di euro. Nell'ambito
di tale iniziativa, può essere coperto fino al 90% dei costi totali ammissibili previa una procedura di
selezione e aggiudicazione. Nell'ambito dei costi eleggibili, viene compreso il costo del personale assunto
allo specifico scopo di sviluppare il programma di investimento del progetto. Non rientrano nei costi
eleggibili il materiale di misurazione, computer o spazi per ufficio. Lo strumento ELENA non può essere
combinato con altri strumenti di assistenza finanziaria europei che abbiano lo stesso suo scopo e quindi il
programma di investimento (progetto) che ha ottenuto il supporto di ELENA non può essere finanziato
anche da altri strumenti aventi la stessa finalità specifica. In aggiunta, il soggetto che beneficia di ELENA
deve fornire informazioni relative ad eventuali altre sovvenzioni comunitarie che ha ricevuto nell'ambito di
altri programmi CE; esse non rappresentano ostacolo per la concessione del contributo da parte della BEI.
FONDO NAZIONALE EFFICIENZA ENERGETICA
Cos'è
Il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica - FNEE è un incentivo che sostiene la realizzazione di
interventi finalizzati a garantire il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, in linea
con quanto previsto dal Protocollo di Kioto.
Le risorse finanziarie stanziate per l'incentivo ammontano a circa 185 milioni di euro e sono così suddivise:
- 30% garanzie
- 70% finanziamenti agevolati.
Inoltre è prevista una dotazione aggiuntiva per il biennio 2019-2020 di 125 milioni di euro.
Il FNEE è una misura a sportello, pertanto le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo
e non ci sono graduatorie.
A chi è rivolto
I destinatari delle agevolazioni sono:
- Imprese (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)
- ESCO (in forma singola o associata/aggregata quali Consorzi, Contratti di rete e ATI)
- Pubbliche Amministrazioni (in forma singola o associata/aggregata quali Protocolli d’intesa,
Convenzioni, Accordi di programma)
Requisiti
Le imprese e le ESCO devono:
- essere costituite da almeno 2 anni e iscritte nel registro imprese (nel caso di imprese non ubicate
sul territorio italiano, si rinvia alla sezione FAQ)
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti
- tenere una contabilità separata
- rispettare l’impegno Deggendorf
- non trovarsi in condizioni tali da risultare "impresa in difficoltà"
- essere in regola con le disposizioni normative vigenti (in caso siano state destinatarie di
provvedimenti di revoca parziale o totale di agevolazioni concesse dal Ministero, abbiano
provveduto alla restituzione di quanto dovuto)
- aver ottenuto la certificazione secondo la UNI CEI 11352 (solo per ESCO).
Le agevolazioni
Per le Imprese e le ESCO le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento e/o garanzia. Le
richieste di accesso alle agevolazioni sotto forma di garanzia e/o garanzia e finanziamento devono essere
esclusivamente presentate attraverso banche o intermediari finanziari a vantaggio dei soggetti beneficiari.
Per la PA le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento.
Garanzia
E' prevista per le Imprese e le ESCO su singole operazioni di finanziamento (comprensive di capitale ed
interessi) e copre fino all’80% dei costi agevolabili per importi da 150.000 a 2.500.000 euro. Durata
massima di 15 anni (art. 9 comma 3 del DM).
Finanziamento a tasso agevolato dello 0.25%
- per le Imprese e le ESCO a copertura di un massimo del 70% dei costi agevolabili per importi
compresi tra 250.000 e 4.000.000 euro. Durata massima 10 anni (art. 9 comma 4 del DM)
- per le PA a copertura di un massimo del 60% dei costi agevolabili (80% in caso di interventi su
infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica) per importi compresi tra 150.000 e
2.000.000 euro. Durata massima 15 anni (artt. 13 e 14 del DM).
Il soggetto beneficiario deve garantire la copertura finanziaria del progetto di investimento pari all’importo non coperto dalle agevolazioni concedibili (e comunque non inferiore al 15%)
Cumulabilità delle agevolazioni
Le agevolazioni sono cumulabili con altri aiuti di stato (comunitari, nazionali e regionali) nel limite del
regolamento di riferimento: artt. 38 e 46 del GBER e regime de minimis. Nel caso di PA sono cumulabili con contributi fino ad un finanziamento massimo complessivo pari al 100% dei costi ammissibili.
scarica il PDF: EASI - ASSE PROGRESS